Tour de France 2023, Wout Van Aert: “Risponderò con le gambe, ma Jasper Philipsen è stato fortunato che non fossi Peter Sagan”
Non si spengono le polemiche che stanno segnando questi primi giorni del Tour de France 2023. Le prime giornate di gara sono state infatti segnate non solo dall’aggressività e dallo spettacolo in corsa, almeno per quanto riguarda i primi due giorni, ma anche da frecciate, considerazioni e botta e risposta, soprattutto nelle due giornate successive. Fulcro di gran parte di queste dichiarazioni sempre piuttosto ficcanti è Jasper Philipsen, che nel primo sprint ha scelto una traiettoria consapevole che avrebbe chiuso la porta ai rivali, completando così il lavoro dei suoi compagni in un finale tortuoso, disegnato senza pensare ai pericoli che avrebbe potuto generare.
L’altro uomo coinvolto, Wout Van Aert, non ha voluto inizialmente commentare più di tanto, spiegando di fidarsi del giudizio della giuria, ma quando poi è stato stuzzicato dalle parole di Tadej Pogacar, il quale, dopo la goliardica ma comunque evitabile provocazione in seguito al primo sprint (quando ha imitato il gesto di stizza del belga), ha sottolineato come il classe 1994 “non avesse le gambe” per superare il suo connazionale, mentre con quest’ultimo aspettava il verdetto della giuria.
Non volendo entrare in una ulteriore polemica, il corridore della Jumbo-Visma ha semplicemente spiegato di “voler rispondere con le gambe” a questa affermazione, ma quando gli è stato chiesto se volesse commentare una ultima volta quanto successo con Philipsen non ha esitato a lanciare a sua volta una frecciata, seppur aggiungendo un destinatario, ai microfoni di Sporza: “Jasper deve essere contento che al mio posto non ci fosse stato un corridore come Peter Sagan perche in quel caso si sarebbe fatto spazio”.
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